Il mestiere di Ottico e, ancor di più, la successiva specializzazione in Optometria ( Corso di Laurea 3 + 2, in Toscana presso la prestigiosa Scuola di Ottica di Vinci ) consente di affrontare tutte le problematiche riguardanti la correzione ottica del cliente, sia con occhiali che con lenti a contatto, ma non deve sviarlo dalla necessità di controlli periodici presso il proprio oculista di fiducia.
Infatti l’Optometrista non è un medico ma un esperto di un settore che è in grado di risolvere una parte importante delle problematiche dell’apparato visivo ( vedere nel modo migliore possibile e nel contempo proteggere i propri occhi dagli effetti negativi di alcuni raggi, gli UV – gli ultravioletti dello spettro luminoso ).
Deve però essere il primo a consigliare il proprio cliente ( spesso tra ottico e cliente si sviluppa un rapporto di fiducia che richiama da vicino quello esistente tra medico e paziente ) a sottoporsi a controlli periodici medici oculistici. La ragione è che esistono serie malattie oculari che iniziano in maniera subdola ( cioè senza sintomi facilmente riconoscibili per il paziente ) e che nel tempo possono determinare danni visivi irreparabili.
La malattia più conosciuta che ha questa caratteristica “ subliminale “ è il glaucoma cronico semplice, l’aumento della pressione endoculare. Colpisce circa il 3 % della popolazione e per molti anni non determina sintomi evidenti. Se non riconosciuta per tempo determina successivamente una degenerazione irreversibile delle fibre nervose retiniche con riduzione del campo visivo e perdita della vista fino alla cecità totale. È fondamentale una diagnosi precoce che consente l’utilizzo di colliri specifici che sono in grado di tenere sotto controllo la malattia.
Altra malattia che interessa i clienti che si rivolgono al loro Ottico di fiducia è la cataratta in quanto determina una progressiva diminuzione della vista che il cliente inizialmente riferisce alla necessità di cambiare le lenti dei propri occhiali. Altro racconto frequente e sintomatico di una cataratta in evoluzione è l’improvviso recupero della capacità di leggere senza l’uso di specifiche lenti da presbite. Ciò che appare al cliente come un miglioramento è in realtà un peggioramento della trasparenza dl cristallino.
Ci sono poi i clienti che si rivolgono all’ottico di fiducia per una improvvisa comparsa di modificazioni visive durante la lettura da vicino. Ciò che viene erroneamente imputato agli occhiali per vicino diventati insufficienti è in realtà sintomo di una degenerazione retinica correlata all’eta’ che, nelle sue fasi più iniziali, può simulare bene fenomeni visivi di minore importanza ma che, al contrario, va affrontata seriamente dagli specialisti oculisti.